Il presidente nazionale della Sis 118 (Società Italiana Sistema 118) Mario Balzanelli durante la trasmissione di Rai 3 “Agorà”, ha affermato che “A scuola servirà anche il saturimetro, dal momento che l’ipossia da Covid-19 è silente”.
Secondo Balzanelli, la misurazione quotidiana della temperatura corporea ai bambini e ragazzi non basta: è necessaria anche la valutazione della saturazione.
Ecco perché in ogni classe deve essere presente un saturimetro: “L’ipossia da Covid-19 è silente” ha affermato. “Abbiamo visto persone con 37,5” di temperatura o asintomatici, che avevano le polmoniti interstiziali. E ce ne siamo accorti facendo l’emogasanalisi, con il crollo delle concentrazioni ematiche di ossigeno in pazienti che si sentivano perfettamente bene”.
“Quindi – è la proposta – dobbiamo andare a fare ai nostri ragazzi nella scuola la valutazione quotidiana non solo della temperatura, ma anche della saturimetria”.
Per Balzanelli, in generale, tutte le misure varate finora sono molto efficaci. Ma bisogna fare una valutazione sulla reale gestibilità nel lungo periodo delle stesse. L’idea deve essere quella di “impedire una logica sequenziale di lockdown che alla fine ci vedranno chiusi inesorabilmente, se non si comprende l’importanza di rafforzare le protezioni individuali”.

Ma com’è fatto il SATURIMETRO e a cosa serve?
Il saturimetro, noto anche come pulsossimetro, è un dispositivo che consente di verificare il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue, l’eventuale stato di ipossia, l’intensità delle pulsazioni e parallelamente la frequenza cardiaca. Con saturazione di ossigeno ci si riferisce alla quantità di emoglobina satura presente nel sangue rispetto alla quantità totale. La misurazione di questo parametro è un metodo non invasivo e indolore, adatto per ogni tipo di paziente, dai neonati agli anziani. Grazie alla semplicità di utilizzo del saturimetro, è possibile procedere facilmente con la rilevazione anche da casa. Nonostante la nascita del saturimetro risalga ai primi anni del secolo scorso, lo sviluppo tecnologico del dispositivo ha permesso di avere a portata di mano uno strumento di dimensioni ridotte e facilmente trasportabile in grado di rilevare il livello di funzionalità respiratoria di una persona in qualsiasi posto, oltre ad avere un costo ridotto.
Il saturimetro è un dispositivo assolutamente non invasivo, composto da una sonda che ha il compito di effettuare le rilevazioni, e da due sensori che generano raggi luminosi con lunghezza d’onda differenti. La sonda è una pinza che può essere posizionata sull’ultima falange del dito oppure sul lobo dell’orecchio, in grado di restituire immediatamente i risultati della rilevazione.

L’utilizzo del saturimetro da dito è davvero semplice: è sufficiente appoggiare il dito all’interno dell’apposita apertura del dispositivo e premere le due estremità; successivamente per azionare il saturimetro da dito sarà necessario schiacciare il pulsante di avvio per dare inizio alla rilevazione. Bisogna ricordarsi, però, che prima della misurazione, è importante procedere con un’accurata igiene delle mani affinché la temperatura del dito aumenti evitando un rallentamento del flusso del sangue e quindi rilevazioni errate. In particolare, per gli utenti di sesso femminile, si consiglia la rimozione dello smalto dalle unghie, in quanto potrebbe alterare il funzionamento del saturimetro da dito e i risultati. Un ulteriore accorgimento riguarda la scelta del luogo di esecuzione che dovrà essere non troppo luminoso e al riparo da luci a infrarossi.
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